News / Madonna dell’Alto,
affioramenti di Flysch Numidico a 1.800 m s.l.m.
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Le montagne madonite devono la propria struttura geologica e le relative quote a profondi processi deformativi che ne hanno condizionato la formazione a partire dall’Oligocene.
L’uomo poi, nella sua interazione con il territorio, ne ha spesso consacrato le sommità mediante la costruzione di siti dediti alla devozione religiosa o comunque all’implorazione di protezioni per la collettività.
Madonna dell’Alto è un rilievo appartenente al massiccio posto a nord di Petralia Sottana in cui spiccano rocce quarzarenitiche e argilliti più o meno marnose dal caratteristico color tabacco del Flysch Numidico. Benché meno alto del limitrofo M. San Salvatore (1912 m) questo rilievo è particolarmente noto per l’eremo edificato sulla sua cima, meta di pellegrinaggi nel periodo estivo, in cui tradizioni e bellezze
paesaggistiche si mischiano a rappresentare bene un aspetto delle comunità locale.
Un caratteristica visibile negli affioramenti rocciosi, specie quelli quarzarenitici, è un processo erosivo crioclastico che in alcuni casi permette di scorgere strane morfologie nelle rupi che ci riportano a volti umani o figure similari dove in alcuni casi si è portati a pensare che ci sia stato l’aiuto dell’uomo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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